Il corbellaio – ottave del “panieraio” e testi delle prime squadre del maggio di Braccagni
Scritto da Granocchiaio il 03-Feb-2008 Totale commenti 0
IL CORBELLAIO
di Claudio Capecchi
Il Corbellaio per le piazze
Un ringraziamento facciamo di cuore
A tutti i presenti adulti e bambini
Che sia povero o che sia signore
Che siano imprenditori o contadini
Che sia l’operaio o il suo datore
Vi ringraziano tutti i maggerini
Grazie a tutti vi dice chi porta il corbello
Ma di soldi riempitemi il cappello.
Anno 1954
Alla fine vi ringrazia il corbellaio
A voi tutti o cara gente
Se mi riempite il salvadanaio
Ai miei compagni lo farò presente
Sennò altrimenti per me l’è un guaio
Se alla fine non li porto niente
Io con l’inchino verso voi mi piego
E Dio che vi aiuti sempre prego.
Anno 1955
Uova di locio o anche di gallina
Di anatra oppure di faraone
Noi ne prendiamo anche una trentina
Dico molti di più non si propone
Ma anche un galletto mica ci rovina
Se sono un paio poi non ci scompone
Massaia mia a voi voglio dire
Che noi prendiamo pure mille lire
Per i pastori
Pastore vi ringrazia il corbellaio
E il mio augurio non vi faccia oltraggio
Che possiate vivere armonioso e gaio
E la fortuna vi porga coraggio
Tutte le pecore vi faccino paio
Così potrete darci del formaggio
Una o due belle formelle
E anche i montoni vi faccian l’agnelle.
Anno 1956
Il corbellaio o gente vi ama tanto
E spero voi mi contraccambiate
Se nel cappello che vi porto accanto
Dei soldi in lire parecchi versate
Io pregherò per voi qualsiasi Santo
Che pace e salute sempre abbiate
E Dio vi aiuti per tutta la vita
In discesa in pianura e in salita.
Anno 1957
Signori e signore il corbellaio
Contro di voi mai si adira
Viene vicino armonioso e gaio
Per vedere se rimedia qualche lira
Se poi invece di una so un migliaio
Di metterle nel cesto mica si ritira
E di ringraziarvi il dovere sento
Se invece di mille sono pure cento.
Anno 1958
Il corbellaio a voi care persone
Vi chiede uova fresche di gallina
Se sono dieci mica ci scompone
Se sono venti certo non ci rovina
Così io ringrazierò il padrone
Con la moglie il bimbo e la bambina
E la massaia voglio avvertire
Se non ci ha l’ova ci dia cento lire.
1 maggio 1958
C’è l’aprile che ci dice
Sono stanco e vo in riposo
Arriva maggio assai glorioso
Che ciascuno sia felice (c’è l’aprile che ci dice)
Noi vediamo verdeggiare
Tutta quanta la montagna
E più tanto la campagna
Fino ai margini del mare (noi vediamo verdeggiare)
Il cucco canta il merlo dice
O pastore non tardare
Via te ne devi andare
Vai su nella pendice (canta il cucco il merlo dice)
Qui si canta con coraggio
Ai signori e ai contadini
Perchè ai grandi e ai bambini
Noi si porta il nuovo maggio (qui si canta con coraggio)
Il Primo Maggio ha un decoro
Che noi dobbiamo rispettare
Non si può abbandonare
E’ la Festa del lavoro (il Primo Maggio ha un decoro)
C’è la bimba col tesoro
Vanno in cerca di fortuna
La sera al chiaro della luna
Fanno tutt’altro lavoro (c’è la bimba col tesoro)
E il sole di tutto Maggio
Riscalda umani e animali
Per il sol siam tutti uguali
Tutti siamo di passaggio (e il sol di tutto Maggio)
Archiviato in: LA CULTURA