La nascita della Cooperativa dei Coloni del Piano di Montepescali
Costituzione di Società Anonima Cooperativa di Consumo ed Agricola tra i coloni del Piano di Montepescali
LA NASCITA DELLA COOPERATIVA DEI COLONI
L’anno millenovecentoventidue e questo sei del mese di ottobre nella fattoria della Tenuta Concialini presso il Braccagni, territorio di Montepescali, Comune di Grosseto.
Dinanzi a me Gualtiero Ugazzi notaro residente in Grosseto, inscritto presso il Collegio Notarile del Distretto di detta Città ed alla presenza dei signori colonnello Cav. Arturo Concialini del fu Antonio, nato a Siena ed ivi pure domiciliato e Manganelli Canonico Giuseppe del fu Francesco, nato e domiciliato a Grosseto, sacerdote, testimoni richiesti abili e cogniti, sono comparsi e si sono costituite le persone in appresso indicate, della cui identità personale io sono certo, le quali a mezzo di questo pubblico atto dichiarano di costituire una Società Anonima Cooperativa sotto la denominazione “Cooperativa di Consumo ed Agricola fra i coloni del Piano di Montepescali”.
La Società avrà la sua sede in località detta “Braccagni”presso Montepescali e svolgerà la sua azione nel territorio dei Comuni di Grosseto e Roccastrada.
La Cooperativa, seguendo le direttive ed il metodo della cooperazione sociale cristiana, si propone l’acquisto all’ingrosso e la ripartizione fra i soci, di generi alimentari e di uso domestico, di attrezzi rurali e materie per l’agricoltura della migliore qualità ed alle condizioni più convenienti: essa provvederà, altresì, alla difesa economica sociale dei propri soci e consumatori in genere, curando le iniziative che a tale scopo venissero prese da pubbliche autorità e altre associazioni.
La durata della Società è fissata in anni trenta dalla data dell’atto costitutivo e potrà essere prorogata.
Il capitale sociale è formato da un numero illimitato di azioni del valore nominale di Lire Cinquanta ciascuna, nonché dal fondo di riserva, le azioni sono nominative e personali, impignorabili e non sottoposte a nessun vincolo.
Esse dovranno essere liberate totalmente all’atto della loro sottoscrizione.
Sono organi della Società, l’Assemblea, il Consiglio d’Amministrazione ed il collegio dei Sindaci.
Il Consiglio di Amministrazione è composto di un Presidente, di un Vice Presidente e di cinque Consiglieri.
I Sindaci sono in numero di cinque, tre effettivi e due supplenti.
La Società è retta dallo Statuto letto ed approvato dai soci in tutti gli articoli di cui si compone in numero di trentaquattro e che, firmato dai comparenti, dai testimoni e da me notaro viene allegato, previa lettura, al presente atto sotto lettera A.
A tale statuto viene fatto riferimento per tutto quanto non è stato previsto e compreso in questo istrumento costitutivo, onde possano intendersi adempiute tutte le norme e formalità di cui agli articoli 89 e 220 del Cod. di Comm.
In ordine a quanto sopra è stato accennato, sono comparsi personalmente i signori:
A far parte del primo Consiglio d’Amministrazione i comparenti stessi enunciano che sono stati eletti nei modi contemplati dello Statuto i soci:
Pasquini Eugenio Presidente, Beccucci Pietro Vice Presidente e Monaci Ulderigo, Soldati Carlo, Pastorelli Orazio, Macelloni Basilio, Belardi Giuseppe Consiglieri.
Il Collegio dei Sindaci è risultato composto dei signori:
Tavarnesi Santi, Ronzini Daniele, Morgantini Gabriello (effettivi), Pimpinelli Angelo Tognalini Remigio (supplenti).
Oltre le persone sopra qualificate, oggi comparse, si dichiara che fa parte della Società anche il colono Pastorelli Orazio impedito ad intervenire personalmente per motivi indipendenti dalla sua volontà; egli, peraltro, firmerà a parte il libro dei soci, come ogni altro che intendesse far parte della Società dopo l’attuale costituzione.
Alle firme marginali dell’atto presente e dello statuto i comparenti delegano i soci Santi Santoni, Pasquini Eugenio, Pimpinelli Angelo e Monaci Ulderigo; detti soci vengono altresì delegati ad apportare allo Statuto ed al presente atto le eventuali modificazioni che il Tribunale competente ritenesse di ordinare.
I comparenti Macelloni Basilio, Soldati Carlo, Monaci Ernesto, Tavarnesi Santi, Tognalini Remigio dichiarano di non firmare per essere illetterati.
(segue allegato lo Statuto)
60 ANNI INSIEME!
Facciamo gli auguri a due coppie di Braccagni che hanno raggiunto questo straordinario traguardo di vita coniugale!
IOLANDA BALOCCHI
SETTIMIO MASCELLONI
Si sono sposati a Braccagni il 6 settembre 1947
DILIO BONARI
OLGA BINDI
Sposati l’8 ottobre 1947, hanno festeggiato il loro anniversario presso un ristorante di Braccagni circondati dall’affetto dei proprio familiari.
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Gentili Amici,
Mi chiamo Diego Vignoli e cerco i miei parenti in Toscana.
Il nonno del mio nonno si chiamava
Giuseppe Luigi Vignoli e era figlio di
Luigi Vignoli e Giuseppina Brichetto.
Però ho saputo che lui era nato nel 1841 a Firenze.
Potete aiutarmi ?
Cordiali saluti,
Diego Vignoli.
Il cognome Vignoli in Maremma è piuttosto diffuso. Hai qualche traccia che ti porta da queste parti?
Per esempio nella vicina Sticciano la famiglia Vignoli è numerosa, se vuoi prendiamo informazioni.
La Redazione
Sí per favore
tante grazie.
Putroppo non possiamo essere molto di aiuto. Comunque da informazioni assunte, la famiglia VIGNOLI di Sticciano ha provenienze sia venete che francesi.
Buongiorno, anche a me piacerebbe rintracciare i miei parenti o persone che li
abbiano conosciuti.
Leggo nel testo che è presente Meacci Aurelio, originario di arezzo. Mio
bisnonno era Vittorio Meacci,nato nel 1899 e abitante a montepescali fino alla
sua morte, e anch’esso so che aveva quelle origini e che suo padre era
contadino (lui invece andò a bottega e faceva il “ciabattino” ed era sposato
con concetta) Mi piacerebbe sapere se Aurelio è effettivamente il mio
trisnonno… e se ci sono parenti vecchi o giovani che abbiano qualche ricordo
o addirittura risiedano ancora a montepescali.. Grazie se qualcuno sa
qualcosa!!
Gentilissima Angela, stiamo contattando altri componenti della famiglia Meacci.
Carissima Angela
Qualcosa ho trovato, non molto, ma delle tracce si
Intanto anche mia moglie si ricorda di questo Vittorio che faceva il ciabattino – o calzolaio – a Montepescali, ma non ricorda altro.
Ho cercato un amico al monte e anche lui si ricorda di questo Vittorio, ma non è andato molto più in la. In compenso mi ha detto che sicuramente era parente di quel Meacci che giocava a pallone.
Vai, la prima traccia da seguite!
Chiamo il Fritz che appese le scarpe al chiodo, come si dice, ci’ha bottega qui a Braccagni.
Gnene parlo e lui mi dice che vagamente…forse….gli pare……, ma non ricorda. Quando poi gli rammento il nome Aurelio lui esclama:
– ma guarda che anche io mi chiamo Adriano Aurelio Meacci!
Bingo! La prima traccia è trovata.
Allora penso di chiamare il Maghetto (Albo Meacci), il su zio che emigrò giovinetto nella vicina Sticciano.
Lo chiamo e non lo trovo, a quest’ora di sicuro sarà co su cavalli.
Ma la traccia è trovata e prima o poi qualcosa si troverà.
Magari facci sapere qualcosa di più di te, cara Angela.
Se non vuoi qui direttamente sul blog, puoi farlo sapere alla redazione
mailto: sentinella@maggerini.it
Se no, a presto appena ho notizie, sempre qui sulla piazza, come dice la redazione!
LE CRONACHE DI IERI
(tratte dal periodico l’Ombrtone)
20 agosto 1911
La mattina del 16 corr. verso le ore 11 in Montepescali mentre la bambina Lanforti Velia di anni 9 circa trovatasi sola nella propria abitazione, gli si appiccicò il fuoco alle vesti che subito circondandola la investirono in più parti del corpo.
15 ottobre 1911
Ferimento grave.
Certo Palladino Giuseppe, detto il Romanino, credendo che il suo licenziamento alle dipendenze delle ferrovie fosse dovuto alle pressioni del caposquadra Gamberesi Umberto, casellante ferroviario nel tratto Montepescali Grosseto, giovedì nelle ore pomeridiane, dopo diverbio, gli spianò il fucile che aveva seco e lo colpì con 40 pallini al torace e all’addome.
14 maggio 1916
L’arresto di tre delinquenti.
La notte dal 27 al 28 aprile scorso nei pressi della stazione di Montepescali furono tratti in arresto tre sconosciuti dal brigadiere Lecconi e dai carabinieri Santi, Bracalini e Mercati della locale stazione, perché sorpresi in attitudine sospetta. Tradotti a Grosseto vennero identificati per tre pregiudicati pericolosi ladri. Certo è che l’intervento loro era quello di commettere nei pressi della stazione anzidetta, opera delittuosa, ma non vi riuscirono poiché sorpresi dai cosiddetti “angeli custodi” furono arrestati.
20 agosto 1918
Sul Piave ove la gloria italiana ricacciava e per sempre il secolare nemico, la mattina del 15 giugno cadeva da eroe uno dei nostri più cari giovani: Clemente Fabbri.
23 settembre 1923
Giovedì 20 settembre indetto dall’Associazione Sportiva Pro Montepescali si svolse in questo paese la corsa ciclistica denominata “Giro delle due Province”. Alla corsa parteciparono molti ciclisti.
Buongiorno! Ho visto i messaggi del 2008 sulla famiglia Vignoli. Provo a rilanciare l’argomento. I Vignoli della mia famiglia sono originari del Mugello ma, essendo pastori, venivano in Maremma con la transumanza. Può darsi quindi che qualcuno si sia fermato in zona. Lascio qui di seguito una breve genealogia della mia famiglia: se qualcuno riconoscesse i nomi indicati può lasciarmi un messaggio! Grazie mille! Saluti a tutti!
Santi (*1781) → Luigi (*1815) → Annunziato (*1840) → Santi (*1868 – mio nonno)