La scomparsa di Eugenio Bargagli

Eugenio Bargagli
Nato il 17 aprile 1916 nel comune di Magliano in Toscana, Eugenio Bargagli non si è mai separato dalla sua fisarmonica facendo il cantastorie e vivendo di questo mestiere fin dal 1945.
All’inizio della carriera (ricca di soddisfazioni) cantastorie puro nelle fiere e nei mercati, vendendo la sua musica, magari insieme a delle lamette, poi le collaborazioni, anche importanti, nel mondo dei cantastorie, come Franco Trincale, il poeta siciliano Ignazio Buttitta; l’iscrizione alla Siae ed il contratto con la casa discografica Fonola.
La creazione del Trio Marino, con i figli Alberto e Mirella, segnerà una svolta, ed Eugenio si troverà a cantare, più che nelle fiere, nelle sale da ballo.
Richiesto fino all’ultimo nelle piazze, nei convegni, alla Casa di Riposo di via Ferrucci a Grosseto, ogni spazio era buono per lui per creare divertimento, con la sua piccola figura dal grande fascino.
Uno degli appuntamenti al quale temeva maggiormente era la festa del Maggio di Braccagni, dove proprio lo scorso anno gli fu consegnata una targa ricordo con incisa una ottava scritta dal giovane poeta Enrico Rustici:
“Bargagli nel vederti mi stupisci
Con quella mano svelta sopra i tasti
Ad inseguire tanghi, walzer, lisci
E pare quasi sempre non ti basti.
Su tempi a noi lontani riferisci
Di gente, strane storie, amori casti
Si leva il canapone in piazza dante
E ti si fa una statua di diamante”.
Purtroppo questo anno la Festa del Maggio ha perso uno dei suoi beniamini più amati.
Chi mi sa rispondere?Anche in privata sede se questo non è il posto deputato.
Chi mi sa dare notizie dei “maltagliati”?So che sono stati organizzati da Ferrandi il marito della maestra.
La sentinella mi sa dire di più?
Grazie